Vi
capita mai di ripensare ad un pensiero che avete trasformato in post e
volerlo rileggere?... stasera m'è venuto in mente un mio post di Luglio e
voglio proporvelo...
'I bisogni dei figli sono il centro della vita famigliare, punto. Hanno
bisogno di mangiare, bere, fare il bagnetto, essere coccolati ma anche
di stare con altri bambini, di comunicare. Noi genitori siamo in prima
fila per farli star bene e chi non può
affermare che si riescono a trovare forze sovraumane per soddisfarli? Io
dico che quella spinta alle volte disumana possiamo chiamarla Coraggio.
Ci si ritrova a fare cose di cui non pensavamo nemmeno di essere in
grado e, per quanto costi fatica andare contro al nostro 'Io', lo si fa!
Per fortuna o purtroppo? Io dico: per fortuna. Non solo perché puoi
conoscere una parte di te celata dalla paura o da un fatto di comodo, ma
perché ti scopri disponibile al cambiamento.
Fin da piccola la mia più grande paura era quella di sbagliare, di fallire, credendo di essere ridicola agli occhi degli altri.
Ed ecco che mi ritrovo a scontrarmi con la mia piu recondita paura. A
trent'anni suonati, cerco di parlare una lingua che non è la mia e a
volerlo fare il più velocemente possibile.
Per Elisa.
Poi un
giorno la mia bambina al Spielplatz mi insegna che prima delle parole
esiste il linguaggio degli occhi, delle mani e del cuore dove si
incontrano Amicizia, Sorrisi e Abbracci. Dove non si sbaglia mai a
rispondere con un sorriso, dove una stretta vale più di mille 'ti voglio
bene' e uno sguardo ti può far sentire meno solo. Ed ora, come faccio
ad aver paura? Io non ne ho. E non ho nemmeno bisogno del mio Sovraumano
Coraggio. Io Ho un sorriso, delle braccia e degli occhi con i quali
parlare. Me l'ha insegnato Elisa: ognuno di noi è un piccolo eroe dotato
di Super-Amore.'
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